Ognuno di noi è parte di un paesaggio. Anche se si allontana, anche se lo dimentica, anche se lo ripudia, un po' di quel colore resterà suo, scrive Pea_terrible (al secolo Pamela Regis) su twitter e vi assicuriamo che qualsiasi sia il vostro concetto di paesaggio, Vieste risponderà pronta e non deluderà le vostre aspettative, lascerà il segno nella vostra anima e ne porterete sempre un pezzettino dentro il vostro cuore. Vieste, il comune più ad est della punta del Gargano, è uno dei posti più belli e affascinanti d' Italia, uno di quei luoghi dove la bellezza artistica prodotta dall'uomo diventa un tutt'uno con le meraviglie che la natura ha deciso di forgiare nel corso dei secoli. Un luogo magico e incanato dove ci si può rilassare o divertire, dove si può apprezzare il buon cibo del luogo o scatenarsi nella movida, dove godersi il sole sulla spiaggia o partire all'avventura in luoghi meravigliosi, in barca, in quad, in jeep, a cavallo, a piedi o in bike.
IL TERRITORIO
La parte abitata di Vieste sorge su di una tipica e caratteristica penisola rocciosa da cui si può godere una vista mozzafiato, si caratterizza per le sue tre baie separate da due punte
Punta di San Francesco, abitata fin da tempi remoti grazie alla sua posizione strategica e al suo possente bastione naturale. La penisola prende il nome dalla chiesa e del monastero che sorgono sulla sua estremità. In questa parte ci si può perdere tra i piccoli vicoli, i caratteristici archi e le scalinate, nonché tra i meravigliosi palazzi storici, tra tutti la Chiesa di San Francesco, la Cattedrale e il Castello Svevo.
Punta di Santa Croce, affaccia invece a nord. E' in questa zona che a partire dall' Ottocento la vita cittadina ha iniziato ad espandersi con la relativa formazione di nuovi quartieri e di nuovi monumenti quali il nuovo municipio, il parco comunale e la chiesa di Santa Croce. È da questa parte che si trova anche il Porto di Vieste, tutt'oggi importante per le attività peschiere e per il traffico marittimo verso la Croazia e le Isole Tremiti.
Tra le due punte si ritrova la piccola spiaggia della Marina piccola, rivolta verso il meraviglioso faro che sorge sullo scoglio di Santa Eufemia e ammirabile anche dalla città. A sud della punta di San Francesco si ritrova la lunga spiaggia sabbiosa del Pizzomunno detta anche del Castello o Scialara, una spiaggia di sabbia fine lunga circa 3 Km che prende il nome dall' antica leggenda del giovane Pizzomunno trasformato in pietra a causa della gelosia delle Sirene, che non accettavano l'amore che il ragazzo nutriva per la sua amata. Ad ovest della punta di Santa Croce, invece, si ritrova l'altrettanto lunga spiaggia di San Lorenzo, ancora abbastanza ricca di spiagge libere, nonché la più profonda di Vieste, lunga circa 2 km.
DA VEDERE
Concattedrale di Santa Maria Assunta (Duomo di Vieste)
Edificata nell'XI secolo, la Cattedrale è stata più volte distrutta da dominazioni straniere e terremoti e più volte ricostruita. L'esterno dell'edificio si presenta con una facciata ed un campanile in stile barocco-pugliese, mentre l'interno, a pianta a croce latina, è completato da tre navate e tre absidi, con un soffitto ligneo del ‘700 decorato a tempera. Numerose anche le cappelle presenti al suo interno, tra le quali spiccano la Cappella di San Michele Arcangelo, con una scultura del Gesù morto, opera di scuola michelangiolesca, e la Cappella di Sant'Anna dove è conservato il sarcofago longobardo risalente al VII secolo. Di notevole interesse storico-artistico anche la settecentesca tela di Luigi Velpi, raffigurante la Cacciata dei venditori dal Tempio, ed il seicentesco coro ligneo.
Il Castello Svevo
Del Castello si ha traccia fin dal 1059, come ci ricorda un antico documento redatto durante il Concilio di Malta che trova corrispondenza con il castellum quod dicitur Besti. Riportato alla gloria da Federico II di Svevia intorno al 1240 nell'ambito del programma di fortificazione della costa pugliese, il Castello Svevo rientra fra le strutture con funzione spiccatamente difensiva e fu profondamente modificato nella prima metà del XVI secolo dall'intervento spagnolo. I resti della fortificazione sveva furono inglobati nella nuova architettura, fino a perdere quasi del tutto l'impronta duecentesca.
Il Pizzomunno
Il Pizzomunno è un imponente monolite in pietra calcarea alto 25 metri, che si erge all'inizio della spiaggia "del Castello" o Scialara o "del Pizzomunno". Per la sua imponenza sembra ergersi quasi a guardia di Vieste e per il suo fascino è diventato il simbolo stesso della cittadina garganica.
Lo si può ammirare in tutto il suo splendore anche dal terrazzo del Castello Svevo, da questa prospettiva il luogo assume un fascino misto a magia.
Chiesa di San Francesco
Commissionata nel 1438 alle monache Clarisse dal conte stabulo Algracio, la chiesa fu distrutta nel 1480 e fu l'esito di un lungo assedio ad opera di Acmet Pascià. Le conseguenze di questo intervento militaresco resero il complesso inutilizzabile condannandolo inevitabilmente ad uno stato di abiezione, finchè nel 1546 giunsero nel paese i frati francescani i quali si adoperarono per rimettere in sesto il santuario. La chiesa di San Francesco si trova nella zona più ad oriente del centro storico della città di Vieste. E' grazie a questa particolare posizione che offre il suo nome all'omonima punta. La chiesa si erge su scogliera completamente rocciosa che regala quotidianamente dei meravigliosi e suggestivi panorami i quali, durante le ore più calde della giornata, si riempiono di colori vivaci dettati dalla luminosità dei materiali marmorei della Chiesa e dal riflesso del mare che circonda la stessa abbazia. Dal santuario, si possono ammirare oltre all' isolotto di Santa Eufemia, anche il centro storico e la baia della Marina piccola.
Trabucchi
Tra le cinquecentesche torri di avvistamento e l'immensità del mare Adriatico fino alle isole croate sorgono i "Trabucchi”, imponenti costruzioni di legno d'aleppo, un antico strumento da pesca frutto dell'ingegnosità dei pescatori viestani e peschiciani di un tempo, impegnati nel dare alla pesca una sicurezza non minacciata dalle avverse condizioni del mare. Secondo alcuni storici locali il suo utilizzo risalirebbe addirittura al tempo dei Fenici e, sicuramente, rappresenta il più antico strumento di lavoro ancora in uso tra i pescatori che operano lungo le coste di Peschici, Vieste e Pugnochiuso.
Grotte Marine
La costa tra Vieste e Mattinata è ricca di vaste cavità e di stupendi scenari naturali, insenature, bianche spiagge e piccole calette. Per secoli e con tanta cura, pazienza e amore (perchè è così che nascono i capolavori più autentici), le onde del mare hanno eroso la costa calcarea del Gargano dando vita a paesaggi naturali di rara bellezza che solo Madre Natura avrebbe potuto regalare agli occhi di chi guarda. A fare il resto ci pensa la luce del sole che crea magnifici riflessi sull'acqua dando vita ad uno spettacolo che toglie il respiro e riempie il cuore. Le grotte marine sono circa una ventina, la loro scoperta si deve nel 1954 a due pescatori i fratelli Trimigno, tra le più famose: baia di San Felice col famoso "Architiello", baia di Campi, baia delle Zagare, Porto Greco, Vignanotica, Pugnochiuso.
Necropoli La Salata
Gli archeologi l' hanno definita come la più maestosa e suggestiva dell'intero bacino Mediterraneo. E' la più antica testimonianza dell'arrivo del Cristianesimo sul Gargano e a Vieste. Durante la diffusione del Cristianesimo non si hanno notizie di persecuzioni né a Vieste né sull'intero Gargano: si deve ipotizzare che la nuova religione venne tollerata dai fautori del paganesimo. La nuova religione, infatti, penetra anche se non rapidamente, in tutti i paesi della fascia costiera e nei centri di maggior traffico commerciale, sparsi sulle maggiori vie di comunicazione e in quelle che conducono a Roma. Il paganesimo prosperò fino a tutto il V secolo. "La Salata” oltre ad avere l'importanza archeologica descritta, presenta notevoli caratteristiche anche sotto l'aspetto geologico, botanico e faunistico. AlI'intero dell'area, infatti, scorrono due ruscelli di origine carsica.
Il faro
Il faro di Vieste sorge su un isotto natirale chiamato scoglio di Santa Eufemia ed è situato tra gli scogli Santa Croce e di San Francesco, rendendolo ammirabile praticamente da tutta la città di Vieste. La sua posizione risulta strategica per le rotte di navigazione tra il medio e basso Adriatico. Progettato nel 1867 possiede una forma particolare e insolita, la torre su cui trova sistemazione la lanterna è situata sulla vecchia abitazione del fanalista, che oggi, grazie all'automazione completa è disabitata. Sull'isolotto di Santa Eufemia fu scoperta una grotta nel 1987, che presenta sulle sue pareti interne almeno 200 iscrizioni votive in greco e latino, fatte dai marinai di passaggio dall'isola, di cui alcune in onore di Vebere Sosandra (dea del mare e salvatrice di uomini) databili dal III secolo a.C. alla tarda età romana.
Questo è solo un piccolo assaggio delle meraviglie che potrete trovare decidendo di andare in vacanza a Vieste. Ma, oltre alla cultura, il vostro percorso sarà accompagnato anche dalla tipicità dei piatti e della gastronomia locale. Da provare assolutamente è la tradizionale zuppa di pesce (ciambott), le melanzane ripiene, i calzungidd (dolci ripieni di pasta di ceci e cacao), i castaggnedd (biscotti con mandorle e cacao), i mustazzul (biscotti con vino cotto e chiodi di garofano), i taradd nglppet (biscotti con glassa di zucchero,) la marmellata di ceci, le pettole, i troccoli, i pomodori secchi sott'olio, le orecchiette alle cime di rape ed i taralli al finocchio e al vino bianco.
Se siete amanti di sport e natura non mancheranno le escursioni in barca, in bike, a cavallo, in jeep o in trekking. Inoltre, ogni giorno, collegamenti marittimi per la visita alle Isole Tremiti. Per chi volesse esplorare gli altri borghi del Gargano, si possono visitare la vicina Peschici, Rodi Garganica, Vico del Gargano e San Giovanni Rotondo.
Buon viaggio dunque a tutti voi dal Porto di Vieste, che vi invita a fruire di tutti i suoi servi per vivere a pieno momenti e attimi indimenticabili...!!!